Un ricordo

 

di Giuseppe Polimeni
(da lettera privata, Fondo Antonio Piromalli)

 

.. Ricordo sempre il maestro e, se mi è concesso, l'amico, capace di accogliere studiosi diversi per impostazione critica e approccio, pronto sempre a dialogare con loro e a fare di quei momenti di incontro un'occasione di crescita negli studi e di maturazione nella convivenza civile.
(..) Tra i valori di cui si è fatto portavoce con noi giovani, l'amicizia delle lettere si affaccia ogni giorno sul mio lavoro, coerenza di propositi e disponibilità al confronto, al dialogo.

C'è poi un ricordo (..): in occasione della presentazione di un libro di Turi Vasile, egli tornò a Pavia, che aveva visitato anni prima ospite di Maria Corti. Volle entrare in S. Lanfranco, la chiesa che alle porte della città parla di un medioevo tra il Ticino e le colline: - «una delle poche chiese in Italia intitolate al santo» - disse. Non entrai con lui nel chiostro, mi fermai un passo fuori, ma certe volte mi sorprendo a seguirlo nell'antico giardino in cui ci ha preceduti e ascolto il suo silenzio carico di pensieri...

Pavia, 21 febbraio 2005

 

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