Era solito parlare in pubblico senza un testo preventivamente scritto, eppure era capace di snodare gli argomenti con ordine e limpidezza, anche su temi specialistici come accadeva nella maggior parte dei casi, con piglio di consumato vivace conversatore. Evidentemente il rapporto col prossimo gli riusciva facile e chiunque lo accostava poteva notarne la cordiale disponibilità, la signorilità del tratto.
Ora che Piromalli ci ha lasciati, un po’ tutti ci sentiamo più soli: a molti di noi mancherà un amico e un maestro.
Angelo Fabi: Un amico e un maestro
Letteratura & Società n. 17-18 /2004