Ferito al cuore dal sublime


di Giuseppina Marini Piglione

Letteratura & Società, n. 17-18 /2004

 


In ricordo


Poesie
per Antonio Piromalli

 

 

 

Troppo colto – troppo educato –

Troppo di tutto

Ferito al cuore dal sublime di cui

egli stesso era l’essenza.

Fedele alla realtà degli incontri amati

in fuga nel surreale dell’amore e della morte.

Sempre giovane come i sogni –

sempre moderno

come un antico Poema.

 

Era un grande fiume nella sicurezza della direzione.

Era il Po di Crissolo sceso bambino dal Pian del Re

e la sua immagine poi tenera e smarrita –

nell’evanescenza della nebbia –

alla foce del suo Polesine.

 

Forse l’Ippogrifo alato l’ha rapito per altri lidi

come un eroe della mitologia greca

e lo seguiranno ragazze innamorate

come le schiere degli Angeli disperati di Giotto

insieme a tutte le aureole dei Santi

e dei Patriarchi del Beato Angelico.

 

L’immenso mare della sua letteratura

l’ha accolto nella scia dei pesci luminosi

– viaggio concesso solo ai Sommi Poeti

dove ritroverà Beatrice giovinetta

e «L’Amore che muove il sole e le altre stelle»

 

Si è arricchito di luce quel Mare

e d’incanto.

Il Paradiso ora risplende di più.

 

Noi siamo rimasti in miseria

con la Ricchezza troppo amara del suo Ricordo.

 

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