ALIDA

 

Eri Maria Bellotti: all'Esplanade
di Costantinopoli, tiràti indietro i capelli,
gli orecchini di vetro, nude le spalle,
cantavi "Guardando le rose fiorite stamane",
entrava dalle persiane un'afosa calura;
poi - era il Trentotto - in Italia:
oh la veste di tulle lunga,
alti gli zigomi, accesa di febbre,
con la lira disegnata sopra il petto,
i capelli in due bande cantavi
su uno sfondo di Arcadia a primavera,
poi morivi ma non c'era
"niente di nuovo questa sera!".

Questo era finto ma atomi di fuliggine
restavano, scuri gli occhi, roca la voce
quando ti conobbi nel Quarantadue;
avevo mostrine giallo-rosse, fucile e pistola,
la guerra mi bruciava di passione
nell'autunno di Roma, notti insonni
di piani, sbarchi in Algeria, resistenze in Europa,
baluardi di sovietici;
camminammo per due mesi (eri Alida,
vera, piegavi la testa sulla mia spalla,
stordita dagli storni)
tra Torre Maura, Torre Spaccata, caserma,
Cinecittà, tu masticavi fiori amari, presentivi
sequenze cupe, con occhi sbarrati
vedevi tempi di stacchi,
strade, orizzonti, i cieli erano in fuoco.
Fu un ordine lo spacco:
comando di tappa di confine, poi chi sa dove;
per te era una mossa di un conosciuto gioco
(non valsero i sogni, i film d'amore,
le canzoni d'Italia e dei soldati
a darti requie; tutto dura poco
o muore):
con la bocca serrata alle mostrine
piangevi, sussultavi, ripetevi
con ironia le "insidie velenose"
che strappavano il cuore, la fine
delle cose, come le rose.


Roma, 22 ottobre 1994 - poesia di Antonio Piromalli, da: Da un'altra stanza, Torino, Genesi Editrice, 1996, p. 49

 

Nella rivista
Letteratura & Società,
fondata e diretta
da Antonio Piromalli, un
articolo di Simone Arcagni su:

Alida Valli

n. 10 - gen/apr 2002, p. 79

Questa foto è tratta dal sito:
http://www.geocities.com/
bethiejw/alidav.html

Il sito dedicato ad Alida Valli:

AlidaValli.net


E.Groppali e M.Cabona
(Il Giornale, 23.04.2006)

Addio ad Alida Valli

 

Antonio Piromalli, militare a Roma - 1944

Antonio Piromalli, militare a Roma
- 1944 -

 

NOTA:

Antonio Piromalli incontrò Alida Valli nel 1942. Piccolo mondo antico, il romanzo di Antonio Fogazzaro, era in quel momento per entrambi argomento di vivo interesse.
Alida Valli ne aveva interpretato nel '41 il personaggio di Luisa Rigey (nella trasposizione filmica diretta da Mario Soldati), rivelando il suo altissimo talento drammatico tanto da essere premiata come migliore attrice dell'anno alla Mostra del Cinema di Venezia. In una intervista rilasciata pochi giorni prima della morte raccontava (1): "Carlo Cugnasca, l’uomo che amavo, era morto in un incidente aereo mentre io, sotto la guida di Mario Soldati, recitavo in uno dei film più dolorosi e belli della mia carriera, Piccolo mondo antico. Dove una donna, Luisa, persa la sua unica figlia, smarrisce la ragione e si esilia dal mondo. Piangevo come una vite tagliata durante le riprese, e me la prendevo con me stessa, mi torturavo. Tu non sai più cos’è la finzione e cos’è la realtà, mi dicevo. Sei sicura di piangere la fine di Carlo quando, davanti alla macchina da presa, ti disperi per la fine di Ombretta? mi chiedevo. Ero scissa, divisa, mi pareva di essere un paio di forbici da cui, brutalmente, fosse stata strappata l'altra metà. Per questo, finito il film, tornai a Pola, il luogo dove tutto era cominciato».
All'epoca Antonio Piromalli, che sarebbe poi divenuto uno dei maggiori studiosi del Fogazzaro, si era già dedicato con passione all'indagine su questo autore: nel 1939 dando alle stampe il suo primo saggio critico (2), nel '40 ripercorrendo i luoghi fogazzariani per svolgere studi bibliografici e indagini, e pubblicando fra il '39 e il '42 ben sei articoli sul Fogazzaro (3). Ma l'incontro tra il giovane intellettuale sotto le armi e l'attrice già così famosa -"la più amata degli italiani"- avvenne in modo assolutamente fortuito, come scriveva Piromalli poco prima della morte:
"Nell'autunno del 1942 la Divisione "Bari" della quale facevo parte (nella Compagnia divisionale cannoni anticarro da 47/32), dopo la rotta di Grecia e il riposo nel Salento, si accingeva a raggiungere la Toscana per occupare la Corsica. Ci fu una lunga sosta a Roma, nella caserma "Giulio Cesare", vicino Cinecittà; negli stabilimenti cinematografici i miei soldati furono comparse di un film sugli alpini e ho avuto modo di conoscere Alida Valli. Nel 1957 abitavo a Rimini e ho riveduto Raf Vallone e Alida Valli che recitavano insieme in Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller" (4).
Il film citato in questa poesia Alida di Antonio Piromalli è Stasera niente di nuovo di Mario Mattoli (1942), mentre "le rose fiorite stamane" e le "insidie velenose" alludono alla notissima canzone Ma l'amore no, interpretata da Lina Termini, che accompagnava il film.

 


- (1) - Intervista a Enrico Groppali - "Il Giornale", 10.4.2006, p.25.
- (2) - Antonio Fogazzaro, Catania, Studio Editoriale Moderno, 1939
- (3) - Articoli di A. Piromalli su A. Fogazzaro, pubblicati fino al 1942:
- Quanto c'è di vero nel modernismo del Fogazzaro, in "Quadrivio", 14.5.1939;
- Critica fogazzariana, in "La Gazzetta", 15.2.1940;
- Fogazzaro e la critica, in "Meridiano di Roma", 18.8.1940 [e "Il Tempo", 14-15 dicembre 1940];
- Ricordi fogazzariani, in "Meridiano di Roma", 30.3.1941;
- Recensione a Lettere scelte di A. Fogazzaro, in "Bibliografia fascista", aprile 1941;
- Antonio Fogazzaro e Sebastiano Rumor, in "Vedetta fascista", 25.8.1942.
- (4) - Il brano è contenuto nella rubrica Lettere vanitose della rivista "Letteratura & Società", n. 13 - gennaio-aprile 2003, al cap. 4.: Ricordo di Raf Vallone ( p. 102).