I RICICLATI DELLA MORTE |
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E come potevamo cantare con l'impronta democristiana sopra il volto, reforgiata da liberal-demo-repubblicani; quale secchia rapita potevamo accampare se sluvazzavate aria, fuoco, terra e mare, se soffocavate di amplessi tribunali e procure, se fornicavate con Cortigiani dei conti, Coniglieri di Stato, direttori di Banche, faccendieri di affari, suscitatori di guerra, tutti guardiani delle vostre mura?
Voi cantavate lo sgavazzo sui giornali, tripudiavate d'odio coi telegiornali, nei porti e negli scali con gli sciali; era il vostro il canto degli squali (benedetto, urbi et orbi, da vescovi e cardinali). Noi riparavamo ai piedi dei fanali.
Così passarono i lustri: coloro che non erano nati son diventati vostri giovani alleati, smilenghi, sbilenchi, coriandoli, esangui ma sterminati: vecchi eserciti creati con nomi nuovi, novella progenie per voi sempre rinascenti di Veneri, di Minerve, di Giovi.
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Falconara Marittima, 18 marzo 1994
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